Il contesto in cui si muove il professionista coinvolto nella crisi d’impresa è, come detto, in piena evoluzione a seguito della pubblicazione del Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 12 gennaio 2019 n. 14 pubblicato nel Supplemento ordinario n. 6 della Gazzetta Ufficiale n. 38 del 14 febbraio 2019) destinato a sostituire la legge fallimentare (R.D. 16 marzo 1942, n. 267). È previsto un doppio termine di applicabilità delle norme: • le norme che modificano il Codice Civile, in materia di crisi d’impresa e società (in particolare responsabilità degli amministratori), sono entrate in vigore trascorsi 30 giorni dalla pubblicazione del provvedimento in G.U. • tutte le altre norme saranno applicabili trascorsi 18 mesi dalla pubblicazione del provvedimento in G.U., quindi a partire dal 15 Agosto 2020 Le norme varranno solo per le “nuove” procedure. Le procedure in essere continueranno ad essere disciplinate dall’attuale legge fallimentare. La riforma sarà seguita da una serie di decreti correttivi che andranno a “mettere a punto” tutte le questioni su cui non vi è la massima convergenza. Le principali novità della riforma possono riassumersi: • introduzione di strumenti, definiti di allerta e di composizione, che mirano a conseguire il risultato di un’emersione anticipata della crisi, con maggiori prospettive di una sua possibile soluzione e di una conseguente conservazione dell’attività aziendale • previsione di un procedimento unitario per l’accesso alle procedure • introduzione di una disciplina che consenta il ricorso agli strumenti di regolazione della crisi da parte dei gruppi d’imprese • interventi che mirano ad una maggiore efficienza e speditezza dei procedimenti. Alla luce delle tante novità e del lungo periodo di maturazione dei decreti correttivi, il cliente ha bisogno soprattutto di informazione: cercherà di capire, infatti, la logica della riforma, considerando che non sarà applicabile, se non in minima parte, prima di 18 mesi. In particolare, con il nuovo Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza, i bisogni informativi dei professionisti coinvolti raddoppiano, perché: • la legge fallimentare (R.D. 16 marzo 1942, n. 267) continuerà ad applicarsi a tutte le procedure in corso alla data del 15.08.2020: i professionisti continueranno ad aver necessità di uno strumento che dia conto dell’evoluzione giurisprudenziale e dottrinale • il nuovo Codice si applicherà alle procedure aperte successivamente al 15.08.2020: diventa fondamentale per i professionisti essere aggiornati sia sulle sentenze applicative del nuovo codice che sulle interpretazioni dottrinali.
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